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TRA MOSTRE, FANZINE, TALK E LABORATORI

30/10/2025

Un festival vissuto da protagonisti

PAROLA D’ORDINE: RACCONTARE

Il Mosaico Servizi protagonista al Festival della Fotografia Etica 2025 di Lodi

 

Il Festival della Fotografia Etica 2025 di Lodi si è appena concluso, lasciandoci nel cuore emozioni, incontri e immagini che parlano di persone, relazioni e sguardi autentici. Anche quest’anno Il Mosaico Servizi ha preso parte al Festival con entusiasmo, portando la voce, la creatività e l’energia dei propri servizi all’interno di una manifestazione che da sempre celebra l’umanità attraverso la fotografia.

 

COVER NEWS festival 2025

 

Dal 27 settembre al 26 ottobre 2025, i nostri operatori e le persone che seguiamo hanno dato vita a un programma ricco di iniziative: mostre, laboratori, fanzine e talk nati per raccontare il valore dell’inclusione e della partecipazione.

 

“Come si può fermare il tempo”: la nostra mostra fotografica

All’interno del Circuito OFF – Fuori Festival, abbiamo presentato “Come si può fermare il tempo. Una foto, una vita, un’emozione”, un percorso fotografico realizzato dai ragazzi e dalle ragazze del CSE Athena, SFA e CDD Villa Igea, Servizi dell’Area Disabilità de Il Mosaico Servizi. Ospitata presso Sfizio Misto – Caffetteria in via Incoronata 5, nel cuore della città, la mostra ha invitato il pubblico a rallentare e osservare il tempo che scorre nelle piccole cose: uno sguardo, una mano, una luce che cambia. Ogni scatto è diventato un frammento di vita, un’emozione sospesa tra il ricordo e la scoperta. Queste fotografie raccontano che il tempo non si ferma davvero, ma può essere guardato, sentito, condiviso. È così che l’arte diventa strumento di dialogo, perché attraverso la fotografia, le persone che seguiamo trovano una voce nuova, personale e piena di significato.

immagine dalla mostra persone che camminano in natura

allestimento delle foto in mostra

Locandina della mostra affissa davanti alla location nel centro di Lodi

 

“Scinescittà”: la fanzine che fa sorridere

Tra le novità più vivaci del Festival c’è stata la presentazione di “Scinescittà”, la fanzine autoprodotta dai ragazzi e dalle ragazze del CDD Villa Igea e del CSE Athena nell’ambito di FanzOFF, una nuova area dedicata alle autoproduzioni del festival.

Ma cos’è una fanzine? È una piccola rivista libera, ironica, nata dalla creatività più pura, tutta fatta a mano. “Scinescittà” è esattamente questo: un concentrato di allegria e immaginazione, dove trovano spazio oroscopi bizzarri, ricette improbabili e giochi di parole irresistibili. Un progetto che unisce leggerezza e autoironia, ma anche il desiderio di raccontarsi e di far sorridere i lettori e le lettrici.

 

fanzoff

alcune pagine interne, l'oroscopo folle e le ricette gambero rotto

qualche copia della fanzine

 

Un talk pieno di energia e risate

Il 19 ottobre al Caffè Letterario di Lodi, durante l’evento FanzOFF, i protagonisti di “Scinescittà” hanno presentato la loro creazione con una talk divertente e spontanea. Tra battute e riflessioni, i ragazzi hanno portato sul palco la loro personalità e il loro entusiasmo, trasformando la presentazione in un vero momento di incontro, generando tanta curiosità per il progetto.

 

presentazione della fanzine due uomini parlano

 

Laboratorio di ascolto e consapevolezza “Corpi di donne come campi di battaglia”

Tra i momenti più intensi, il Laboratorio di Medicina Narrativa “Voci che resistono: narrare i corpi, ricostruire la dignità, condotto dalla Dott.ssa Daniela Zuffetti, esperta internazionale di Medicina Narrativa e Medical Humanities e direttrice del programma “Lodi Caring Community”.

Il laboratorio nasce dalla mostra “Corpi di donne come campi di battaglia”, che racconta la storia delle donne eritree e tigrine costrette alla fuga e segnate dalla violenza sessuale come arma di guerra. Un tema doloroso e potente, che attraverso la narrazione e la fotografia è diventato spazio di riflessione e cura. Più di trenta persone hanno partecipato a un’esperienza di profondo ascolto e condivisione, trasformando la visione delle immagini in un momento di consapevolezza collettiva. Le parole, i segni e i pensieri raccolti dai partecipanti si sono intrecciati in un’opera corale dedicata alle donne ritratte, e simbolicamente a tutte le donne che hanno subito violenza. Questo laboratorio ci ha confermato che raccontare è già un atto di resistenza, e che la dignità può rinascere proprio da lì: dalle storie, dagli sguardi, dal coraggio di farsi ascoltare.

 

Dot.ssa Danila Zuffetti durante il laboratorio

 

Si conclude così il nostro viaggio nel Festival della fotografia etica 2025: porteremo con noi le emozioni, gli sguardi e le storie delle persone che animano i nostri Servizi per arricchirci e tornare carichi di idee per la prossima edizione. Immagini, parole e gesti che parlano di vita quotidiana, di inclusione e di bellezza nelle piccole cose, confermano che l’arte, quando nasce dal vissuto, diventa un ponte che unisce!

 

Il ringraziamento più grande va a chi ha reso e renderà tutto questo possibile, tra operatori, educatori, partecipanti e visitatori, che con il loro entusiasmo e la loro sensibilità contribuiscono a far si che ogni edizione del Festival sia un’esperienza viva e condivisa.

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