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Scuola ed emergenza ucraina

18/03/2022

La Dottoressa Laura Madonini, responsabile dell'area Psicologica minori e famiglie, insieme alla Dottoressa Giulia Spoldi, coordinatrice del nostro Centro Come.Te, presentano due dispense dedicate ai minori ucraini accolti nel nostro Paese. La prima è rivolta agli insegnanti, la seconda ai minori (in ucraino) e ai loro caregiver (in italiano).

 

Come prevenire le reazioni da stress nei bambini e negli adolescenti in seguito alla drammatica guerra in Ucraina.

Il complesso periodo storico che tutti stiamo vivendo, la vita durante la pandemia ed ora la guerra, ci porta come adulti, educatori e psicologi, a porci delle domande rispetto agli effetti che può avere l’esposizione continua dei minori ad un'emergenza collettiva. Il senso di incertezza, i sentimenti di impotenza dinnanzi a eventi minacciosi e imprevedibili potrebbero essere alcune delle reazioni emotive più comuni. Eventi così stressanti richiedono risposte utili a prevenire e promuovere la salute emotiva dei piccoli.

 

Per i bambini, quello che accade “altrove” è altrettanto pericoloso come se accadesse a loro stessi.

E’sempre più importante permettere un'integrazione tra gli stati affettivi e cognitivi aiutandoli a sentirsi liberi di fare domande, garantendo loro la possibilità di ricevere risposte coerenti, che non minimizzino né enfatizzino i fatti.  Le notizie trasmesse possono essere di difficile comprensione, come anche i contenuti visivi che rischiano di esporre, soprattutto i bambini più piccoli, a sviluppare emozioni di paura e angoscia. 

 

La traumatizzazione vicaria

L’esposizione ad eventi traumatici, seppure in modo indiretto, può scatenare diverse reazioni comportamentali ed emotive: nervosismo, irritabilità, ansia, angoscia, insonnia, iperattività sono solo alcuni dei segnali più comuni. Di fronte alle immagini, alle testimonianze e ai video che tramettono la sofferenza che in questo momento altre persone stanno vivendo, può succedere di sentirsi emotivamente partecipi e coinvolti.  

Come terapeuti, che conoscono gli effetti delle esperienze traumatiche, riteniamo utile fornire alcune indicazioni per comunicare con i bambini su un tema così difficile, e aiutarli nei loro bisogni di prevedibilità e di sicurezza. Il Mosaico Servizi intende fornire alcune semplici indicazioni, curate nel dettaglio dall'équipe di psicologi del proprio Centro Come.Te, per aiutare gli adulti a sostenere il normale disagio dei minori in queste dolorose circostanze, raccolte in due brevi dispense scaricabili direttamente da questa pagina, anche nella versione in ucraino dedicata ai numerosi bambini e ragazzi che il nostro paese sta accogliendo.

 

Indicazioni per insegnanti e genitori

La guerra è un evento che porta con sé memorie traumatiche antiche. Ognuno di noi è stato depositario di narrative molto dolorose delle precedenti guerre. Sappiamo quanto le ferite conseguenti ad eventi così drammatici possono rimanere nella memoria per molto tempo. Abbiamo vissuto molti anni nella pace, anche se di tanto in tanto ci sono stati degli eventi che hanno riattivato un grande senso di insicurezza. In questi giorni, però, noi tutti stiamo provando la paura di una nuova grande guerra. Gli organi di stampa fanno sovente riferimento a una Terza Guerra Mondiale e naturalmente questo ci porta ad interrogarci sul significato oggettivo e soggettivo di queste parole. In un modo o nell’altro tutta la popolazione del mondo sta provando emozioni intense in seguito a quello che sta accadendo in Ucraina. Come adulti siamo anche molto preoccupati del futuro dei nostri figli e questo è un ulteriore fattore di rischio per quello che provano e che vivono costantemente i più piccoli. Sappiamo che i bambini, in momenti di incertezza, osservano i comportamenti degli adulti, cercando così di intuire come funziona il mondo.  

 

Come possiamo fornire sicurezza ai più piccoli se anche noi siamo sopraffatti dalla paura e dalla perdita di speranza?

Le emozioni che proviamo non possono essere negate, piuttosto dobbiamo trovare un modo coerente per condividerle.  E’ impossibile nascondere i nostri sentimenti allo sguardo attento dei bambini che ci osservano per capire cosa proviamo, cosa sentiamo, cosa sta succedendo.

 

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