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MISSIONE 0-6

15/03/2024

LA QUOTIDIANITA' CHE ACCRESCE

Di Paola Denti

In questo articolo Paola Denti spiega la missione alla base delle scuole dell’infanzia e dei nidi gestiti da Il Mosaico Servizi, attraverso cenni tecnici riassunti in modo semplice e chiaro anche per chi non è del settore.

Lettura consigliata a: genitori, educatori, insegnanti della scuola dell’infanzia, educatori di nidi d’infanzia

 

 

Per raccontare le nozioni alla base dell’operato di noi educatrici dei nidi e delle scuole dell’infanzia del Mosaico, vorrei partire ad esplorare con il punto di vista delle famiglie dei bambini e delle bambine che incontriamo ogni giorno; dedicando proprio a loro un primo pensiero: vi è mai capitato di chiedervi perché in alcune strutture vengano fatte delle proposte che sono molto lontane dall’idea di scuola dell’infanzia o di nido che avevate in testa, magari anche dovuta ad una esperienza personale? 

Mentre il secondo passo vorrei farlo verso gli operatori, avanzando la domanda: alle educatrici del nido e della scuola dell’infanzia è mai sembrato, in alcuni casi, complesso chiarire gli aspetti teorici che stanno dietro alcune scelte fatte nella quotidianità dei servizi? 

Perché è così importante proporre esperienze all’aperto o che mettano al centro il corpo dei bambini?

 

Proviamo ad osservare ciò che viene riassunto nello schema a piramide raffigurato qui sotto, rispetto all’integrazione sensoriale:

 

 

Lo schema che vedete, è la "Piramide dell’apprendimento" ed è stata sviluppata dalla terapista occupazionale Kathleen Taylor e dall'educatrice speciale Maryann Trott nel 1991. Esse hanno utilizzato i concetti di Jean Ayres, teorica dell'integrazione sensoriale, per mostrare le abilità fondamentali che supportano l'apprendimento. L'illustrazione delinea quelle abilità fondamentali alla base della piramide e quelle che sono supportate dalle abilità fondamentali sono riportate invece nei livelli superiori dello schema. Una volta che i livelli inferiori della piramide sono soddisfacenti, i livelli superiori possono essere sviluppati in modo più efficiente. Affrontare le competenze in questo ordine è noto come "bottom-up approach", ovvero, un approccio "dal basso verso l’alto". Infatti, come in ogni costruzione che si rispetti, le fondamenta sono importanti.

 

Nella nostra vita, da quando nasciamo, queste fondamenta si sviluppano soprattutto nei primi anni di vita, in particolare da 0 a 6 anni. Da qui in poi, si salirà sempre più in alto, fino ad arrivare all’apprendimento accademico, ovvero quello che servirà ai bambini nel momento in cui avranno a che fare con un nuovo inizio: la scuola primaria. 

 

Avete notato come, nella piramide, i sensi non sono i cinque che conosciamo tutti, ma ben sette? Infatti, oltre a vista, udito, gusto, tatto e olfatto, troviamo il sistema vestibolare e il  sistema propriocettivo. Di cosa si tratta?

 

 

 

Dove e come favorire lo sviluppo di questi sistemi? 

La risposta è in qualsiasi ambiente, ma sicuramente il miglior luogo possibile è “fuori”.

l’essere all’aperto  crea interazioni fra la manualità dei più piccoli e i materiali offerti dalla natura; pensiamo anche solo alle ghirlande di margherite, oppure interagire con i marciapiedi disegnandovi sopra con gessi colorati! O ancora, all’esterno bambine e bambini possono sperimentare mescolamenti tra acqua e terra, manipolando il fango prodotto con le mani. Questo ispira le educatrici all’ideazione di proposte sempre nuove e diverse, dalle attività di infilo, all’uso di vari materiali, come ad esempio l’argilla. Tutti esercizi basati su metodi per sviluppare la motricità fine, ovvero, per intenderci, quella che serve anche per impugnare penne e matite per scrivere.

 

Mentre per sviluppare le attività grosso-motorie, può rivelarsi utile trasportare e accatastare dei grossi legni, magari per creare costruzioni. Ma è fondamentale anche sviluppare lequilibrio, ad esempio permettendo di arrampicarsi sugli alberi.

 

Tutti gli apprendimenti passano attraverso la consapevolezza che bambine e bambini hanno del loro corpo, per questo è altresì fondamentale un’integrazione sensoriale, come dicevamo anche nell’articolo “Bambini al centro”.

 

Per le educatrici e insegnanti dei nostri servizi 0-6, questa missione è alla base del loro operato: hanno sempre in mente tutto questo e cercano di rendere evidente quello che fanno quotidianamente rendendo straordinario l’ordinario. Come? Attraverso la continua documentazione delle attività, con foto, racconti, storie di apprendimento, trascrizione di dialoghi tra bambini, cercando sempre di utilizzare una comunicazione chiara ed efficace. Questo per far emergere tutta la meraviglia a cui assistono ogni giorno. La documentazione prodotta diventa poi terreno fertile e punto di incontro in cui famiglie e personale educativo possono confrontarsi con fiducia, mettendo al centro il benessere di bambine e bambini.

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