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CONSIGLIO DI LETTURA

15/11/2023

GUARDARE PACIFICAMENTE

Di Francesca Tassano

Continuano i propositi poetici per questa nuova stagione dell’Esploratorio e per il mese di novembre la nostra atelierista Francesca Tassano ci racconta e consiglia sottovoce un nuovo libro…

Lettura consigliata a: esploratori del mondo, educatori, genitori, insegnanti

 

 

Questo mese introduco una possibile lettura lieve, minuta, capace di guidare lo spirito e condurre lo sguardo verso bellezza, semplicità e frugalità. 

È un libro di piccolo formato, leggero, dal bellissimo titolo “Abitare poeticamente il mondo” scritto da Christian Bobin, tradotto da Norina Sottocornola e stampato in Italia da AnimaMundi Edizioni. 

È una lettura che consiglio vivamente, la poeticità può essere un tramite per arrivare al contatto con la parte autenticamente umana dentro di noi e aiutarci a trovare e stabilire un contatto con la stessa umanità presente in coloro con cui siamo chiamati a relazionarci.

Ma come?

So poco, anzi, pochissimo, di poesia, vado a spanne, seguo l’istinto e questo libro mi sembra si possa collocare all’origine del sentire poetico che viene descritto come qualcosa avente a che fare con il generare, con la relazione, col trovare un significato nuovo del reale. Questi termini e concetti tornano spesso anche nel pensiero creativo e, probabilmente, per questo motivo sento forte attrazione e interesse per la poesia del raccontare e del vivere. 

Nell’introduzione del libro, la pedagogista e formatrice Sara Costanzo, illustra alcuni punti di forte interesse per l’autore scrivendo: “l’estetica ed il sentire segnano l’inizio di un Luogo dove l’umano si ricompone dentro l’impercettibile, il minuscolo, il muto e fragilissimo scorrere della vita”.

 

Photo credit: Spazio BK

 

È proprio sul contrasto tra il mondo in cui viviamo - dominato dalla tecnologia, dalla performance, e dalla velocità - e la natura, la verità, la bellezza, la lentezza, sempre più difficili da vedere, ma così appartenenti alla nostra umanità che si posiziona il vivere poetico, per l’autore.

Per Bobin la strada da percorrere per uscire dall’irreale che ci circonda è quella della contemplazione:

 “I contemplativi, chiunque essi siano, possono essere poeti conosciuti come tali, ma può esserlo anche un imbianchino che fischietta come un merlo in una stanza vuota, o una giovane donna che pensa a tutt’altro mentre stira la biancheria. Gli istanti di contemplazione sono istanti di grande tregua per il mondo, poiché in questi istanti che il reale non ha più paura di raggiungerci”

 

COME ARRIVARE A ESSERE CONTEMPLATIVI?

Contemplazione come guardare pacificamente, senza prendere, senza cercare nulla. In quel momento qualcosa si apre e comprendiamo l’ineffabile che si svela senza parole e, forse, senza neanche trovare il modo di raccontarlo, raggiungiamo piccole consapevolezze.

 

SI PUÒ AGIRE DA CONTEMPLATIVI?

“Occorre solo che ciascuno si rimetta a fare ciò che deve fare nel modo più semplice. La poesia del fornaio è il suo pane”.

 

Buona lettura e buon lavoro!

 

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